Il borgo di Pisciotta è di origine medioevale e ammalia per le sue antiche bellezze. Tra queste il palazzo Marchesale, costruito sui resti del castello medioevale dalla famiglia Pappacoda, feudataria del paese sino al 1806, quando il feudalesimo viene abolito; Palazzo Ciaccio, dal suggestivo loggiato chiuso da archi a tutto sesto, visibile anche dal mare; la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, risalente al '500, che conserva al suo interno pregiate opere, tra cui un quadro di S. Francesco, scampato all'incendio appiccato dai Turchi nel 1640.
Nel tragitto che dalla collina, dove si erge il centro storico, porta al mare, si gode della vista dei rigogliosi uliveti secolari, da cui si ricava un olio dalle qualità eccellenti, a marchio DOP, da una specifica cultivar autoctona, detta Pisciottana.
Questo scenario conquista sia in estate che nei periodi freddi, quando le maglie delle reti usate dai contadini per la raccolta delle olive, distese a metà autunno e riavvolte a fine inverno, diventano enormi ragnatele che coprono il suolo, creando, talvolta, suggestive gallerie tra le aspre stradine.
A questo splendido sfondo si lega la storica Maratona degli ulivi, una tradizionale corsa di 17 km (Pisciotta - Rodio e ritorno), organizzata fin dal 1978, orgoglio vivo dei pisciottani.